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Claudia Di Giacomi

Colline di Conegliano: le esperienze più belle nelle vigne del prosecco

Vigneti che sembra non abbiano una fine, aromi che inebriano e un panorama unico al mondo: le colline di Conegliano sono conosciute e apprezzate grazie a degustazioni, itinerari enogastronomici e percorsi alla scoperta del vino. Un’area che custodisce meravigliosi gioielli come chiese, mulini, borghi e castelli.

Alla scoperta delle Colline di Conegliano

Nel 2019 le colline di Conegliano e Valdobbiadene sono state di dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Visitare questo luogo significa avere la possibilità di ammirare vigneti su terrazze erbose, dorsali collinari, borghi medievali, boschi e villaggi. Un terreno incantevole in cui uomo e Natura coesistono in equilibrio fra bellezza e sapori travolgenti.

Viaggiare fra le colline del Prosecco significa prima di tutto fermarsi, respirare a fondo, osservare il paesaggio, degustare un po’ di bollicine e scoprire capolavori e punti d’interesse. Si parte, ad esempio, dal Molinetto della Croda a Refrontolo, nel cuore della Marca Trevigiana, esempio di architettura rurale del XVII secolo. Verso Follina si trova invece l’Abbazia Cistercense di Santa Maria, da qui si giunge a Farra di Soligo, comune fra i colli con le Torri di Credazzo e i resti dell’antico castello dei famosi conti Da Camino. Proseguendo è possibile visitare San Pietro di Feletto, ma anche ammirare la valle del Cervaro, fra le colline vitate e le meravigliose vie del Borgo Antiga.

Le esperienze da fare fra le Colline di Conegliano: cultura e Prosecco

Fra le esperienze più belle da fare nelle vigne del Prosecco c’è senza dubbio la Vendemmia Notturna che si svolge ne La Vigna di Sarah. Una serata che è ormai diventata una ricorrenza annuale molto attesa e che consente a chi partecipa di scoprire il fascino della vendemmia e la tradizione vitivinicola delle colline di Conegliano. Un evento che permette non solo di festeggiare al meglio l’inizio della vendemmia, ma anche per scoprire la filosofia di Sarah Dei Tos.

La luna e le temperature notturne infatti permettono di ottenere un Prosecco dal carattere irripetibile. Grappoli di Luna è uno spumante Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG decisamente unico con una straordinaria complessità sensoriale. La sua raffinatezza è legata alla lavorazione rapida degli acini che vengono colti durante una notte di luna piena, proprio fra fine agosto e la primissima metà di settembre. Questo Prosecco presenta bollicine eleganti e sottili, con un colore giallo paglierino e riflessi argentei che richiamano la luna. Un’esperienza da concludere assaporando una bottiglia insieme a un piatto di Tagliolini ai Grappoli di Luna su una crema di carote con seppioline scottate o accompagnata ai Risi e Bisi, piatto tipico della tradizione veneta.

Nell’agriturismo La Vigna di Sarah è possibile vivere tantissime altre esperienze meravigliose e indimenticabili legate al Prosecco. Immaginate, ad esempio, di poter cenare fra i filari di viti, assaporando ricette genuine e gustose, preparate con i prodotti dell’orto biodinamico presente nell’azienda. Ma anche di fare un pic nic con degustazione sul prato, godendovi il paesaggio meraviglioso. Le attività da svolgere però non si fermano qui. Nella zona di Vittorio Veneto è possibile anche scoprire borghi, storie e luoghi sacri, praticare equitazioni ed escursioni, dedicarsi al trekking ed esplorare le colline e i sentieri in mountain bike, godendosi la tranquillità, la pace e il fascino di questi luoghi.

Cosa mangiare e bere nelle colline del Prosecco: itinerario gastronomico

Natura, splendidi borghi, ma soprattutto un itinerario gastronomico da scoprire, assaporare e gustare: le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene hanno molto da offrire ai visitatori e rappresentano un vero e proprio paradiso per i sensi.

Parliamo infatti di un territorio iscritto nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco per il suo valore e la sua immensa bellezza. Una zona che abbraccia l’area collinare della provincia di Treviso che va da Valdobbiadene sino a Vittorio Veneto, in cui si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.

Alla scoperta delle colline del Prosecco

Passione, bellezza e buon cibo si intrecciano fra le colline del Prosecco: un mosaico fatto di vigne che ricoprono le colline e le valli, fra borghi storici e boschi incontaminati. In quest’area le viti vengono coltivate da secoli, con dedizione e passione, tramandando questo lavoro di generazione in generazione. Attraversare queste colline, circondati dai pendii verdi e dai terrazzati ricoperti di viti, regala emozioni straordinarie e indimenticabili. Non importa se in sella ad una bici, a piedi oppure in moto, la Strada del Prosecco – che da Conegliano porta a Valdobbiadene – rappresenta una tappa obbligatoria per bere e mangiare in modo unico.

L’offerta gastronomica in quest’area è infatti incredibilmente ricca, con prodotti tipici e specialità con marchio IGP da assaporare insieme al Prosecco. Immancabile la polenta e funghi, ma anche la sopressa, i formaggi, i salumi, la casatella e i piatti a base di carne. Senza dimenticare il celebre radicchio rosso di Treviso. La zona ospita numerosi ristoranti in cui assaporare i piatti tipici e le ricette tradizionali, come la sopa cada, il fegato alla veneziana e pasta e fagioli, il tutto accompagnato dal Prosecco Superiore DOCG.

Le colline del Prosecco: cosa vedere a Conegliano e Valdobbiadene

Le colline del Prosecco: cosa vedere a Conegliano e Valdobbiadene

Posizionato fra le Dolomiti e Venezia, il territorio di Conegliano e Valdobbiadene è un paradiso di Natura e gusto, dove sin dall’antichità si pratica l’arte della viticoltura. Un viaggio fra queste colline rappresenta un’esperienza unica e straordinaria, alla scoperta dei luoghi in cui viene prodotto vino di altissima qualità, fra vigneti, monumenti e paesaggi mozzafiato.

Dal centro di Conegliano sino a Valdobbiadene è impossibile non lasciarsi affascinare dalle colline del Prosecco. L’area collinare si estende da est verso ovest, con un microclima perfetto per regalare la giusta aromaticità al Prosecco. Disegnate dagli antichissimi filari di viti, pendii e saliscendi, le colline del Prosecco vengono curate con passione e amore per produrre un vino eccezionale. Un luogo magico da visitare tutto l’anno per lasciarsi stupire da colori e inebriare dal profumo dell’uva.

Come si fa a capire se un prosecco è buono: i segreti

Come si fa a capire se un prosecco è buono: i segreti

Famoso in tutto il mondo – tanto da superare persino lo champagne – il Prosecco non ha bisogno di presentazioni. La sua fama negli ultimi anni è aumentata a dismisura grazie alla maestria di alcuni produttori e alla qualità di un vino esportato e apprezzato ovunque. Non a caso nel 2009 è passato da Prosecco IGT alla denominazione DOC e DOCG con lo scopo di tutelare la qualità e il pregio del prodotto.

Riconoscere un buon Prosecco

Come riconoscere un buon Prosecco? Per scoprirlo dobbiamo senza dubbio conoscerne storia e particolarità. Da oltre tre secoli infatti le uve usate per produrre il Prosecco vengono coltivate in un’area del Nord Est d’Italia che coinvolge il Veneto e il Friuli. Qui troviamo una prima distinzione fra il Prosecco DOC Treviso, prodotto a Treviso e in 95 comuni limitrofi, e il Prosecco Superiore di Valdobbiadene DOCG, che proviene dalle colline del Conegliano Valdobbiadene.

In quest’area, composta da soli 15 comuni, è situato il cuore vero e proprio del Prosecco, con una produzione di altissima qualità e specifiche caratteristiche organolettiche regalate dalle condizioni climatiche e dal terreno favorevole.

Cosa vuol dire prosecco millesimato

Cosa vuol dire prosecco millesimato

Negli ultimi anni il termine “Prosecco millesimato” è diventato sempre più diffuso, pochi però sanno cosa significhi davvero. Questa indicazione infatti serve a raccontare lo sforzo di alcuni produttori che si impegnano per offrire un prodotto di altissima qualità al consumatore, sfruttando alcune tecniche.

I produttori infatti possono apporre su un Prosecco la dicitura “millesimato”, solo se per produrlo sono state usate almeno l’85% di uve provenienti da un’unica annata. Sull’etichetta vanno inserite lee indicazioni riguardo l’anno di riferimento dei grappoli che sono stati raccolti durante la vendemmia.

Da dove deriva questa dicitura? I primi a usarli, ormai diverso tempo fa, sono stati i viticoltori della zona francese di Champagne. In questa regione infatti viene prodotto il vino “millesimè”, realizzato in particolari condizioni climatiche e utilizzando le uve di un’unica vendemmia.

Il Prosecco millesimato dunque è un segnale di maggiore cura nella produzione. Dopo la maturazione delle uve e la vendemmia infatti solo i grappoli migliori vengono selezionati per il processo di vinificazione. La tipicità del territorio del Prosecco e le condizioni climatiche in questo caso sono fondamentali per ottenere un prodotto di alta qualità. Non solo: il termine millesimato sull’etichetta esprime la volontà ferrea del produttore di raccontare un’annata positiva, con uve caratterizzate da un equilibrio chimico perfetto.