Le colline del Prosecco: alla scoperta di borghi, vigne e prodotti tipici

Le colline del Prosecco: alla scoperta di borghi, vigne e prodotti tipici

Patrimonio dell’Umanità Unesco, luogo magico e ricco di gusto: parliamo delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, un percorso che ci porta alla scoperta di vigne, borghi e prodotti tipici. Una terra meravigliosa in provincia di Treviso che parte da Valdobbiadene e si estende in direzione di Bassano del Grappa e Vittorio Veneto, arrivando a lambire Venezia.

In quest’angolo d’Italia, famoso in tutto il mondo, l’interazione fra la Natura e l’uomo ha consentito di creare un paesaggio culturale e naturale che è unico. Un territorio straordinario in cui gli agricoltori, con sapienza, ingegno e passione, hanno modellato e adattato l’area ai propri bisogni. Oggi visitando questi luoghi si possono ammirare i dorsali collinari, i villaggi, le foreste e i piccoli vigneti posizionati sui terrazzamenti erbosi (ciglioni) che creano una sorta di mosaico.

Un quadro colorato fatto di filari di viti in pendenza e di profumi che sono unici al mondo. Qui il lavoro viene compiuto tutto a mano, con passione, seguendo una lunga tradizione, mentre le aree vitate sono intervallate da zone boscose, creano una rete ecologica meravigliosa e in grado di garantire alta qualità.

Viaggio nelle colline del Prosecco

Le colline del Prosecco sono diventate il 55esimo sito italiano che è stato riconosciuto dall’Unesco. Racchiudono infatti una zona che è unica in cui viene prodotto il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene DOCG, un vino bianco che ha fatto la storia. Esplorare questo territorio significa prima di tutto immergersi nella bellezza con pendii e creste lavorate dall’uomo, aree boschive e borghi in cui gustare prodotti tipici e sorseggiare Prosecco.

Bellezza e gusto in questa zona si mescolano e fondono alla perfezione in un viaggio fra paesini immersi in abbazie, vigneti e terrazzamenti, cantine e ristorantini. Uno degli itinerari enoturistici più famosi parte da Conegliano e dalla Scuola Enologica per scoprire tutti i segreti di questo vino e dedicarsi alle degustazioni. Da qui si arriva poi a Collabrigo, borgo in cui passeggiare fra le colline, e Rua di San Pietro di Feletto, famoso per il suo eremo seicentesco eremo camaldolese.

Proseguendo si giunge a San Pietro di Feletto, dove è situata una pieve romanica che risale al XII secolo e offre uno spettacolare affaccio sui vigneti. L’itinerario del Prosecco dunque conduce sino a Refrontolo, una zona di produzione molto apprezzata per il passito. Sino ad arrivare a Molinetto della Croda con il suo antico mulino ad acqua incastonato nella rocca, i boschi e i profumatissimi vigneti.

Per una sosta a base di cultura e storia non c’è niente di meglio di Villa Brandolini, ossia la sede del Consorzio di Tutela del Vino Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg in cui si realizzano mostre ed eventi culturali. Salendo in direzione di Farra di Soligno il territorio inizia a cambiare e le colline diventano più ripide. Si avvistano da qui le tre Torri di Credazzo che rappresentano i resti di un antico castello, e la chiesa di San Martino. Il consiglio, una volta arrivati in questa zona, è di proseguire la passeggiata fra le vigne sino ad arrivare alla deliziosa chiesetta di San Virgilio che si trova in prossimità di Col San Martino.

E se Colbertaldo regala uno scenario spettacolare con le celebri “chioccole” e le “casére”, ovvero i fienili tipici della zona, a Valdobbiadene, punto di arrivo dell’itinerario, si può godere di una vista mozzafiato, sorseggiando prosecco e assaporando le tante specialità tipiche fra formaggi, salumi e dolci selezionati.