La Vigna di Sarah

Selezione e originalità sono alla base della produzione garantita dall'Azienda agricola “La Vigna di Sarah”, aperta nel 2010 sulle colline intorno a Vittorio Veneto. Sarah Dei Tos, la dinamica e appassionata titolare ...

Riapre l’agriturismo La Vigna di Sarah: l’orto biodinamico e le degustazioni

Riapre l’agriturismo de La Vigna di Sarah, un angolo di paradiso, fra bollicine e prodotti tipici, nel cuore delle colline del Prosecco. Era il 2014 quando Sarah Dei Tos decise di creare un agriturismo nell’Altamarca Trevigiana, la stessa in cui crescono le sue vigne.

L’orto biodinamico, la perla dell’Agriturismo

Un luogo magico, in cui il tempo sembra fermarsi, dove lasciarsi incantare dai profumi e dai colori di un territorio meraviglioso, all’insegna del Prosecco DOCG. Immaginate due casali immersi nel verde nell’area della Collina Col de Luna, circondati da vigneti e soprattutto dall’orto biodinamico.

Quest’ultimo è uno dei fiori all’occhiello de La Vigna di Sarah. Qui pioggia, sole e vento influenzano la maturazione di prodotti che hanno un sapore autentico. Piccoli e grandi capolavori della Natura che sembrano usciti da un quadro, con profumi straordinari e colori accesi, dal verde delle erbe aromatiche al rosso delle fragole. Mentre gli astri influiscono sulla maturazione e le piante fanno il loro corso, regalando un nuovo legame – più autentico e vero – con la terra.

Anche quest’anno l’orto diventerà il fulcro dell’agriturismo. Un luogo in cui fermarsi per respirare, meditare e assaporare. Con un’area per degustazioni, spuntini o pause pranzo fra gli ortaggi, i fiori e gli aromi intensi, come fosse uno splendido giardino.

Più che un agriturismo un angolo di Paradiso

Il primo edificio dell’agriturismo La Vigna di Sarah è stato creato, recuperando una casa autoctona. Si trova in cima a Col de Luna e conta ben tre camere, un salotto con caminetto a vista e sala lettura, ma anche un ampio giardino con vasca idromassaggio. Il punto più bello? La bow window affacciata sulle colline del prosecco Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio dell’Unesco.

La seconda struttura è situata proprio ai piedi della collina: tre piani con una meravigliosa corte interna e un accesso diretto ai vigneti e agli orti di Prosecco DOCG. Non solo: nel primo piano si trovano il Wine Club ed Enoteca e la Bottega La Vigna di Sarah, in cui degustare il Prosecco La Vigna di Sarah e prodotti tipici veneti. Mentre le camere sono state ristrutturate in tema Bosco del Cansiglio, per un’esperienza unica nel suo genere.

Padova, viaggio fra locali gastronomici e tipicità

Bella, raffinata ed elegante, Padova è una città stupenda che non ha nulla da invidiare alle grandi metropoli come Milano, Parigi, Londra o New York. Eccezionale dal punto di vista architettonico, conquista i suoi visitatori, fra portici, palazzi storici, piazze, viuzze medievali e scorci. Brulicante e fatata, Padova brulica di vita e di magnificenza, fra studenti che girano in bicicletta, persone che passeggiano nel centro storico e visitatori che gustano l’aperitivo al sole. Questa città è fatta di piccoli riti, dall’happy hour alle degustazioni, a offrirli sono tantissimi locali. Qui si possono gustare prodotti di altissima qualità, frutto della gastronomia locale, e tipicità imperdibili. 

La Lunoteca de La Vigna di Sarah: fra degustazioni e bellezza 

Una grande botte di legno che ospita un’enoteca in cui degustare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: è la Lunoteca. Un progetto, un sogno e una meravigliosa realtà nata da un’idea di Sarah Dei Tos, coraggiosa e preparata imprenditrice del vino, da tempo alla guida de La Vigna di Sarah, un’azienda agricola e un luogo magico, fra vigneti a coltivazione biologica e un agriturismo a Vittorio Veneto (TV). 

Dopo il debutto a Torri del Benaco, la Lunoteca ha continuato il suo viaggio per portare in tanti luoghi la cultura del buon vino e di prodotti di qualità, frutto di agricoltura biologica de La Vigna di Sarah. Una volta entrati nella botte di legno si viene trasportati in una nuova dimensione, fatta di profumi e gusti intensi. Troviamo, ad esempio, i vini spumanti, tra cui il Brut Millesimato Grappoli di Luna, ottenuto dalla vendemmia notturna, l’olio extra vergine Il Frantoio di Sarah, la Grappa di Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore DOCG Rive di Cozzuolo e tante piccole, grandi specialità. 

Attualmente la Lunoteca si trova presso il Tucì caffè, dove resterà per tutto il periodo natalizio, proprio nel giardino esterno. Nell’originale struttura, che custodisce tutti i prodotti de La Vigna di Sarah bio, si possono organizzare delle experience, prenotando direttamente presso il caffè Tucci.

I mercatini di Natale, fra magia e prodotti enogastronomici

Ricchi di magia e immersi in un’atmosfera da sogno, i mercatini di Natale sono uno dei simboli indiscussi delle festività. Pieni di luce, musica e calore, ci trasportano in una dimensione fatta di gioia e di attesa, fra regali da acquistare, meraviglie da scoprire e tanta bellezza.

Passeggiando fra le casette di legno ricche di idee regalo, tradizioni gastronomiche e prodotti artigianali è impossibile non restare affascinati. Da Nord a Sud, paesini e grandi città si vestono di tante luci, dando vita, ancora una volta, a una tradizione fra folklore e storia.

I mercatini d’altronde sono una consuetudine che ogni anno si rinnova e che non coinvolge solo le zone alpine, offrendo tanto ai visitatori. Come accadeva nel Quattrocento, in queste località sui banchi spuntano regali in legno, stoffa o ceramica, insieme a vini e prodotti frutto di una cultura ricchissima. Dai presepi fatti a mano al vino bio, si può trovare davvero di tutto.

Distillati e liquori, erbe dei boschi e prati per produrre piccoli capolavori da bere

Erbe spontanee e fiori raccolti nei boschi sono i gioielli con cui realizzare distillati e liquori di altissima qualità.

Erbe spontanee e fiori possono trasformarsi in un grande tesoro nelle mani di chi sa come prendersene cura, diventando liquori e distillati di straordinaria bontà. Dall’antichità ad oggi infatti l’uomo ha sempre riconosciuto il potere della Natura e la possibilità di creare da ciò che dona piatti e bevande con un gusto unico.  

Il potere dei fiori e delle erbe spontanee

Passeggiare in mezzo al bosco, lasciarsi guidare dalla propria conoscenza naturale e raccogliere le erbe spontanee, nel rispetto dell’ambiente, è un’esperienza meravigliosa. Un sacchettino di stoffa o un cestino con erbe spontanee infatti possono regalare grandi soddisfazioni. Se il foraging, con la forza del suo messaggio e il sostegno di tanti chef, è divenuto ormai una realtà consolidata, la raccolta di piante e fiori per preparare distillati e liquori è stata custodita e tramandata in molte zone d’Italia. 

I bacari, osterie tipiche di Venezia fra buon cibo e vino di alta qualità

Luoghi magici, punti di incontro fra tradizione e passione culinaria, e ritrovi per chi vuole scoprire la vera anima di Venezia. I bacari sono il simbolo della città e posti straordinari in cui lasciarsi conquistare dalle meraviglie enogastronomiche che può offrire. Non sono bar, come pensano molti, ma piccole osterie tipiche e trattorie dove mangiare un “cicchetto” e bere un bicchiere di buon vino. Eredità del passato, i cicchetti sono pezzi di pane conditi con cibo sfizioso. Le materie prime sono di qualità e freschissime, soprattutto nei bacari più imperdibili.   

Venezia, i bacari da non perdere

A due passi dallo storico mercato del Pesce di Rialto si trova All’Arco, dove assaporare cicchetti strepitosi a base di pesce crudo. Il più buono? Quello con l’ombrina, da non lasciarsi sfuggire. In una sosta da Fiore invece non può mancare la versione con pomodoro e baccalà mantecato, mentre Dalla Vedova è la cicchetteria famosa per le polpette…assolutamente indimenticabili! 

Passeggiando in zona Cannaregio alle Fondamenta dei Ormesini si susseguono i bacari, uno dopo l’altro, con prodotti tradizionali e piccole meraviglie da assaporare. Atmosfera affascinante e materie prime di altissima qualità per Al Timon, storico locale adatto per gli amanti della carne, mentre a Vino Vero si possono trovate vini naturali per accompagnare i cicchetti più gustosi. Etichette ben selezionate e spaghetti con le vongole sono il biglietto da visita di Stappo, invece una vecchia trattoria, trasformata in osteria – ristorante, ospita l’Enoteca San Marco. Qui i piatti del menù sono accompagnati da vini alla mescita selezionati da una carta che ne propone oltre trecento. L’ambiente è informale, a pochi passi dalla splendida Piazza San Marco, in una posizione ottima. 

Cantine con personalità ed etichette venete sono invece alla base dell’offerta del ristorante Nevodi. Un luogo accogliente e a gestione familiare, in cui degustare piatti che mescolano tradizione e innovazione. Si inizia con le sarde in saor, per passare a crudi e tartare, passando per risotti, gnocchi e paste. Il ripieno da non perdere? Quello di ossobuco, mentre il pescato del giorno è una scoperta ogni volta più bella.  I cicchetti-panino sono il motivo per cui El Refolo è diventato così famoso e frequentato a Venezia. La combinazione fra salumi, formaggi e verdure è il top. Non solo: per chi vuole sperimentare la bontà della cucina veneta a 360 gradi ci sono taglieri con tante prelibatezze, serviti con vini appositamente scelti. 

Il Cansiglio: un bosco unico nell’alta marca trevigiana

Meraviglia dell’Alta Marca Trevigiana, il Cansiglio è un bosco unico nel suo genere, visitabile tutto l’anno grazie alla sua immensa biodiversità, a una lunga storia e cultura. Escursioni e itinerari portano i visitatori alla scoperta di un polmone verde di oltre 7mila ettari, da percorrere in mountain bike, a piedi o con le ciaspole. In autunno per avvistare i cervi, in primavera ed estate, per conoscere la Natura e in inverno per ammirare paesaggi straordinari. 

Cansiglio, un bosco speciale

Il Cansiglio regala Natura allo stato puro, grazie a una gestione naturale e sostenibile dell’area. Il risultato è una riserva in cui domina la biodiversità, non è consentita la caccia e si alternano faggi, abeti rossi e bianchi. Il bello di questo bosco è che si può esplorare tutto l’anno. In ogni stagione infatti i colori variano e i panorami si trasformano. Dalle cime alla foresta, sino ai corsi d’acqua, l’ambiente varia, si arricchisce ed è sempre più magico. A rendere ancora più speciale questo angolo d’Italia è la presenza di musei storici e archeologi, oltre al giardino botanico alpino e al museo ecologico che ospita reperti naturalistici. Il Museo dell’Uomo invece racconta le particolarità della zona, con una storia antica e affascinante. 

Itinerari nel Cansiglio, fra cervi e leggende

Il Cansiglio è così speciale da rendere ogni gita speciale e diversa. In tanti scelgono di esplorare il bosco in mountain bike, percorrendo le strade sterrate, fra gli alberi, sino ad arrivare a Tambre dove, secondo un’antica leggenda, sarebbe stata trovata la pietra filosofale. Se d’inverno le ciaspolate sono una tradizione da non perdere, in tanti giungono in quest’area per praticare nordic walking. I sentieri conducono fra foreste e cime, altipiani e angoli segreti, con diverse lunghezze e dislivelli. Nelle giornate autunnali e di fine estate invece passeggiare nella foresta può diventare magico. In questo periodo dell’anno infatti i cervi si rincorrono, perché in amore, emettendo il loro particolare canto. Il risultato è uno spettacolo a cui si può assistere all’alba o al tramonto. L’ideale è trascorrere un week end o un lungo soggiorno nella zona, per immergersi totalmente nella Natura e fermarsi a gustare le meravigliose bontà di questi luoghi. 

Vicenza, una bellissima città fra cultura e cibi tipici

Affascinante, elegante e unica: Vicenza è una città magica, in cui cultura, storia e tradizione enogastronomica si mescolano. Il risultato è un viaggio che coinvolge tutti i sensi, fra scorci mozzafiato, storie da raccontare e piatti da gustare

Arte e storia, viaggio alla scoperta di Vicenza 

Vicenza regala ai suoi visitatori una totale immersione nell’arte. Si inizia dalla Basilica Palladiana, luogo simbolo della città, in cui spesso vengono organizzate mostre importanti. Situata vicino Piazza dei Signori, la piazza principale e centro di tutte le attività, è patrimonio dell’Unesco. Nonostante il nome, non si tratta di un edificio religioso, ma di un luogo in cui arte e cultura riempiono stanze e conquistano cuori. Da qui è possibile raggiungere altri punti di interesse. Ad esempio Palazzo Chiericati, palazzo del Palladio che è stato trasformato in pinacoteca. Al suo interno raccoglie disegni, numismatica e i quadri di pittori come Tintoretto e Paolo Veronese.

Accanto a Palazzo Chiericati è situato il Teatro Olimpico, una meraviglia architettonica che lascia senza fiato. Si tratta del teatro coperto più antico al mondo, ideato nel 1585. Al suo interno, un gioco di prospettive ricrea una via romana, ampliando gli spazi e stregando i visitatori. Ritornando verso Piazza Duomo si incontra la Cattedrale di Santa Maria Annunciata, una struttura di origine paleocristiana che nei suoi sotterranei ospita un’area archeologica straordinaria. 

Superato il centro, chi ha voglia di passeggiare può proseguire sino a Villa Valmarana Ai Nani. Si tratta di una villa veneta ricca di affreschi realizzati da Giambattista Tiepolo e dal figlio Giandomenico. Gli interni della casa e la foresteria sono straordinari, ma la vera particolarità della villa sono le statue dei nani che ricoprono tutto il muro esterno. Camminando ancora si arriva al Santuario di Monte Berico. Situato su un colle da cui si gode di una vista mozzafiato della città, questo particolare santuario nasce all’unione di una chiesa del Quattrocento e una del Seicento. 

Il territorio dell’Alta Marca Trevigiana fra itinerari culturali e paesaggi

Itinerari culturali, Natura e paesaggi: alla scoperta del territorio dell’Alta Marca Trevigiana, fra prodotti tipici e bellezze da non perdere.

Antiche tradizioni, luoghi d’arte e una cultura enologica e del vivere bene: il territorio dell’Alta Marca Trevigiana offre tutto questo e molto altro. Un territorio magico, intriso di storia e tradizioni, in cui scoprire il piacere di bere un buon Prosecco, emozionarsi di fronte a un tramonto e passeggiare immersi nella Natura.

A poca distanza da Venezia, l’Alta Marca Trevigiana offre colline verdi baciate dal sole e accarezzate dal vento. Qui il profumo del vino guida i turisti alla scoperta di borghi deliziosi, bontà enogastronomiche e tesori storici. Mostre e degustazioni si intrecciano con percorsi naturalistici, cammini da percorrere a piedi o in bici.

Bici, trekking e camminate: gli itinerari dell’Alta Marca Trevigiana

Il viaggio inizia dal Monte Grappa, con il suo massiccio e i fiumi Piave e Brenta. Un luogo in cui scoprire la Natura, ma anche la storia. Il punto più alto, Cima Grappa, si trova a 1775 metri sul livello del mare. Ospita il Sacrario Militare dedicato ai soldati italiani e austriaci, un angolo sconosciuto ai più in cui conoscere storie lontane e toccanti, come quella del soldato Péter Pan. Fra rifugi e sentieri, crescono fiori e piante, che conducono all’esplorazione di un territorio bellissimo.

L’orto bio è fashion: i vip che sono diventati coltivatori

L’orto bio è fashion: dai divi di Hollywood sino ai reali, alla scoperta di sapori perduti e coltivazioni.

L’orto bio è fashion ed è amatissimo dai personaggi famosi che negli ultimi anni hanno riscoperto il piacere di gustare verdure biologiche e dal sapore unico. Elemento imprescindibile per i ristoranti di alta qualità e che puntano sempre di più al concetto di farm to table, l’orto oggi è divenuto una vera e propria moda. Una tendenza salutare, capace di portare a tavola cibi con caratteristiche organolettiche straordinarie.
L’autoproduzione delle materie prime d’altronde è una garanzia di qualità, soprattutto in un periodo storico in cui la filiera produttiva e la qualità di ciò che mangiamo (ma anche il modo in cui viene coltivato) ha assunto un valore fondamentale. A lanciare la moda dell’orto bio è stata per prima la Regina Elisabetta, una fautrice del mangiare sano e convinta sostenitrice dell’orto. La Sovrana però non è l’unica, accanto a lei ci sono tanti vip di Hollywood, politici e top model come l’americana Christie Brinkley.

I cibi tipici e le ricette della Alta Marca trevigiana: fra sapori e profumi unici

Formaggi e salumi serviti con ottimo prosecco, lo spiedo, i germogli e i funghi: un viaggio straordinario attraverso le ricette, i prodotti e i piatti dell’Alta Marca trevigiana.

Teatro di grandi avvenimenti storici e luogo dai paesaggi mozzafiato, l’Alta Marca trevigiana è un luogo incantevole, ricco di bellezze e di magia. Qui nascono piccoli e grandi capolavori culinari, con prodotti tipici che accarezzano l’anima oltre che il palato e prodotti enogastronomici unici al mondo.

Funghi, castagne, germogli ed erbe spontanee: la bellezza della Natura

In autunno, accompagnate da un buon bicchiere di vino o di prosecco, si possono assaporare le castagne, ma soprattutto i marroni: grandi, pregiati e dal gusto intenso. Nella stessa stagione questa terra florida regala i funghi, diffusi maggiormente nelle zone pedemontane. In queste aree dell’Alta Marca trevigiana si possono trovare i brisot, dei porcini con un sapore squisito, da servire crudi e affettati oppure fritti, in umido o trifolati. L’ideale per condire un primo a base di riso o pasta. Da provare anche i ciodet, dei funghi che devono il loro curioso nome alla somiglianza con una capocchietta di chiodo.

Da queste terre verdi e ricche di storia è partita una rivoluzione o, per meglio dire, un “ritorno alle origini”, grazie al foraging, la pratica di raccogliere e utilizzare per le proprie ricette le erbe spontanee. Un’attività che ha conquistato gli chef stellati e i ristoranti di tutto il mondo. Si tratta di una tradizione antichissima dell’Alta Marca trevigiana, tramandata dal Medioevo. Risalente al periodo del Monachesimo, oggi l’uso di portare in cucina le erbe, trovate nel sottobosco o nei prati, è molto diffuso. La cucina locale, non a caso, propone piatti che prevedono rosoline, Dente di Leone o radicio de camp. Ingredienti semplici, ma dal sapore unico, per preparare minestre, frittate, pasticci e zuppe.

Non solo erbe spontanee, altresì i germogli fanno parte della tradizione dell’Alta Marca trevigiana. Hanno l’aspetto di giovani asparagi e vengono utilizzati nella cucina popolare. I più famosi e ricercati sono i buscandoi, dei teneri germogli di Luppolo dal gusto amaro e aromatico, che si possono raccogliere lungo le siepi o in collina. Da provare pure i rustegot, dei germogli primaverili del pungitopo oppure la sparasina, la Spirca dei boschi denominata Barba di capra.

Foraging, la cucina con le erbe spontanee che ha rivoluzionato i ristoranti

Si chiama foraging la pratica di raccogliere erbe spontanee per creare piatti autentici che hanno rivoluzionato il mondo dei ristoranti.

Raccogliere erbe spontanee nei campi e nei boschi per portarle nelle cucine dei ristoranti e realizzare piatti straordinari. Il foraging, nuova tendenza nella ristorazione, ci riporta alle origini, verso le usanze delle nostre nonne che in campagna passeggiavano alla ricerca di tarassaco per l’insalata e cicoria selvatica.

Se negli anni queste erbe dal sapore autentico sono state etichettate come “erbacce”, nell’ultimo periodo una rivoluzione culinaria punta a riscoprire consistenze e aromi delle piante che crescono spontanee e che possono regalarci qualcosa di unico. Un progetto partito, quasi per caso, dal Noma di Copenhagen dove lo chef René Redzepi, armato di stivali di gomma e maglione, ha iniziato a raccogliere le erbe del sottobosco per creare piatti stellati. Il risultato sono creazioni genuine, che ci riportano alle origini, in grado di regalare a questo coraggioso chef la vetta nella classifica della prestigiosa 50 Best Restaurants.

Cos’è il foraging

Cos’è il foraging? Si tratta di una pratica antichissima che, come anticipato, era cara alle nostre nonne. Con questo termine si indica l’attività di raccogliere, nei prati o nei boschi, il cibo che cresce spontaneo senza danneggiare in alcun modo la Natura. Le erbe si possono trovare nei prati o nei campi, nelle foreste o nei boschi di montagna, sugli argini dei fiumi, in prossimità di laghi o lagune. Accanto alle erbe c’è un mondo variegato, fatto di profumi e sapori che abbiamo dimenticato. Il foraging prevede infatti la raccolta di foglie, radici, frutti, bacche, muschi, licheni, cortecce, alghe e piante acquatiche. Una vera e propria meraviglia naturale che attende solo di essere scoperta e apprezzata.

Quale esperienza migliore della scoperta del territorio Unesco delle colline del Conegliano Valdobbiadene?

A La Vigna di Sarah le esperienze da vivere nel territorio Unesco del Conegliano Valdobbiadene vi conducono tra natura, storia e attività legate alle colline del Prosecco DOCG, spesso rimaste sospese nel tempo. Essere immersi nella realtà quotidiana che ci circonda sarà piacevole e coinvolgente come bere uno dei nostri calici.

Parlare di esperienze da vivere nel territorio Unesco del Conegliano Valdobbiadene è entrare nell’intimità di queste colline che racchiudono lunghe tradizioni tra i boschi rimasti intatti, la Pedemontana che le protegge ed il Piave che le accarezza. La vita qui è ancorata allo scandire del tempo dettato dalla natura e dalle necessità delle vigne. L’area del Prosecco DOCG è conosciuta per lo spumante che si produce, ma nasconde tra le increspature dei colli storie e cultura antiche che ancora oggi influenzano la nostra vita. A La Vigna di Sarah abbiamo deciso di proporre alcune esperienze che vi calino nella realtà che ci circonda, rendendovi protagonisti.

Il modo migliore per raccontarvele, e che per noi è naturale, è di farlo di fronte ad un calice del nostro Conegliano Valdobbiadene Prosecco, proprio come in una delle degustazioni de La Vigna di Sarah.

Iniziamo quindi dal Grappoli di Luna, il nostro spumante che nasce dalla vendemmia notturna e che ha un bouquet delicato e coinvolgente, che sale elegante al naso e trova un’armonia coinvolgente al palato, proprio come succede nella passeggiata sulla Pedementona che proponiamo. Le Prealpi che circondano Vittorio Veneto sono l’ambientazione di questa camminata che durerà all’incirca tre ore, in cui la salita vi porterà a vedere le colline da un punto di vista elevato, da cui comprenderete la magnificenza del territorio che state visitando, fatto di un’armonia di monti, colline, pianura e laguna. La fatica sarà premiata dalla vista che si aprirà fino al mare, dove nelle giornate più limpide si potrà scorgere Venezia.

Forest Bathing: il bosco che riattiva i sensi e riduce lo stress

Vivere il forest bathing è regalarsi un momento in cui tutti i sensi si riattivano armoniosamente con la natura. La dimensione onirica di una camminata nel bosco porta la mente altrove, riducendone lo stress quotidiano.

Quando si vive il forest bathing si entra in una dimensione parallela, in cui la quotidianità fatta di luci accecanti, suoni densi, cemento e fretta è rinchiusa in una bolla e lasciata sospesa ai margini del bosco. Il forest bathing ti avvicina alle ombre dei grandi alberi e ti porta a varcare una sorta di porta che conduce altrove, dove la natura è custode del tuo percorso. Ed il primo passo sul manto di foglie ti rapisce inesorabilmente.

Tieni gli occhi fissi per terra, perché non ti sembra vero che miliardi di foglie possano crepitare una sopra l’altra dandoti la sensazione di camminare su un tappeto dove molleggiare; il muschio, timido, decide di esplodere in un verde accecante sulla base dei tronchi. Il tuo sguardo si alza, per essere confuso dal ripetersi infinito di tronchi che si allineano gli uni agli altri, dando la sensazione di guardare lo schermo della tv quando da piccolo la pioggia interrompeva le trasmissioni. Continua a salire verso le fronde, da cui trapelano origami di luce e lì intravvedi i rami, ormai nudi, con le foglie arrossite dal pudore di uno sguardo rubato che, coccolate dal vento, si lasciano cadere sul letto di terra per diventare, in un atto quasi carnale, un tutt’uno con la foresta. I tuoi pensieri lentamente si appoggiano su di loro, diventando dei piccoli funghi che segnano il tuo passaggio. Ti fermi, la salita si fa sentire, come il battito del tuo cuore, unico rumore che percepisci. I tuoi sensi sono completamente assorbiti da quello che ti circonda. Socchiudi gli occhi per respirare a fondo e scopri le orme di un cervo, ti pare di scorgerlo dietro ai tronchi; un fruscio ti desta ed il tuo respiro caldo sembra prendere forma contro il tuo viso, spinto dall’umidità che sale sempre più vistosa da terra. Il profumo del sottobosco diventa una coperta che ti avvolge.