Il territorio dell’Alta Marca Trevigiana fra itinerari culturali e paesaggi

Itinerari culturali, Natura e paesaggi: alla scoperta del territorio dell’Alta Marca Trevigiana, fra prodotti tipici e bellezze da non perdere.

Antiche tradizioni, luoghi d’arte e una cultura enologica e del vivere bene: il territorio dell’Alta Marca Trevigiana offre tutto questo e molto altro. Un territorio magico, intriso di storia e tradizioni, in cui scoprire il piacere di bere un buon Prosecco, emozionarsi di fronte a un tramonto e passeggiare immersi nella Natura.

A poca distanza da Venezia, l’Alta Marca Trevigiana offre colline verdi baciate dal sole e accarezzate dal vento. Qui il profumo del vino guida i turisti alla scoperta di borghi deliziosi, bontà enogastronomiche e tesori storici. Mostre e degustazioni si intrecciano con percorsi naturalistici, cammini da percorrere a piedi o in bici.

Bici, trekking e camminate: gli itinerari dell’Alta Marca Trevigiana

Il viaggio inizia dal Monte Grappa, con il suo massiccio e i fiumi Piave e Brenta. Un luogo in cui scoprire la Natura, ma anche la storia. Il punto più alto, Cima Grappa, si trova a 1775 metri sul livello del mare. Ospita il Sacrario Militare dedicato ai soldati italiani e austriaci, un angolo sconosciuto ai più in cui conoscere storie lontane e toccanti, come quella del soldato Péter Pan. Fra rifugi e sentieri, crescono fiori e piante, che conducono all’esplorazione di un territorio bellissimo.

Fra i pendii del Monte Grappa quando arriva la bella stagione, le malghe riaprono le porte per accompagnare ad alta quota le mucche a brucare l’erba. Aria pulita e pascoli verdi consentono di produrre il latte migliore, trasformato nei formaggi tipici della zona. Troviamo, ad esempio, il Morlacco, che ha legato la sua storia antichissima ai Morlacchi, popolazione di origine balcanica che secoli fa si trasferì in quest’angolo di Paradiso. Ma anche il Bastardo, frutto di diverse preparazioni e unico al mondo. Entrambi sono resi speciali dal latte di mucca Burlina, razza particolare e quasi estinta che è tipica di questo territorio.

Trekking e bici sono ci guidano nell’Alta Marca Trevigiana. Nel Parco delle Grotte del Caglieron a Fregona, proprio alle pendici dell’altopiano del Cansiglio, la forza della Natura ha scavato e lavorato la pietra ‘dolza’ (ovvero l’arenaria). Il risultato sono vasche d’acqua, cascate e torrenti, cavità impressionanti e straordinarie formazioni geologiche. Uno spettacolo da godersi camminando su una passerella in legno.

Nel Parco archeologico-didattico del Livelet invece ci si immerge nel passato antichissimo dell’uomo. In quest’area l’archeologia sperimentale ha permesso la ricostruzione di tre palafitte per narrare la vita delle popolazioni paleovenete dal periodo del Neolitico all’età del Bronzo, sulle rive dei laghi di Revine. Questi specchi d’acqua, di origine glaciale, non a caso sono fra le mete preferite di appassionati di cicloturismo e canoisti, fra canneti, una fauna speciale e ponticelli nascosti.

Altri itinerari conducono ai Santuari della Valcavasia in mountain bike fino ai piedi del massiccio del Grappa per visitare antiche chiesette e ritrovare il contatto con la propria parte spirituale. Una magia che si ripete a San Floriano, dove il trekking urbano conduce nei luoghi natali di Benedetto XI°. E se ad Asolo un percorso a piedi conduce fra le rocche San Giorgio e Madonna della Rocca, con i rispettivi santuari, da Montello in bici si può arrivare al Santuario di Santa Lucia. Una volta raggiunto San Martino si giunge ai resti della Certosa del Montello, con la grotta dell’eremita e l’Abbazia di Nervesa, dove monsignor Della Casa creò il Galateo.

Prosecco, orto biodinamico e tradizione locale: le degustazioni dell’Alta Marca Trevigiana

L’Alta Marca Trevigiana è sinonimo non solo di storia, tradizioni e Natura, ma soprattutto di “mangiare bene”, “bere bene” e “vivere bene”. Proprio qui, ne La Vigna di Sarah si produce un vino di altissima qualità. Si tratta del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCG, dal gusto fresco e fruttato grazie al metodo Charmat. Una meraviglia che stimola i sensi, da scoprire attraverso le degustazioni. Dopo una gita in bici o a piedi, sedersi ad assaporare le delizie di questo territorio è un’esperienza stupefacente.

Immaginate, ad esempio, di stendere una coperta colorata sull’erba soffice del Col de Luna e aprire un cesto con prelibatezze locali, ovviamente annaffiate con prosecco biologico. Un pic nic speciale, con un panorama che lascia senza fiato, fra pace e relax. I più curiosi invece possono provare una cooking class, mettendo letteralmente le “mani in pasta”, per conoscere i segreti della cucina tradizionale, preparando piatti da chef con i prodotti dell’orto biologico, selezionati con cura e passione da Sarah De Tos, anima e mente de La Vigna di Sarah, un progetto che nasce dalla passione e la conoscenza profonda del territorio.

Il suo motto e la filosofia dietro il suo lavoro, sono riassunti da una frase di Tonino Guerra, perché La Vigna di Sarah è un luogo per “fermare la nostra fretta e aspettare l’anima”.