La Vigna di Sarah

Selezione e originalità sono alla base della produzione garantita dall'Azienda agricola “La Vigna di Sarah”, aperta nel 2010 sulle colline intorno a Vittorio Veneto. Sarah Dei Tos, la dinamica e appassionata titolare ...

Come si fa a capire se un prosecco è buono: i segreti

Come si fa a capire se un prosecco è buono: i segreti

Famoso in tutto il mondo – tanto da superare persino lo champagne – il Prosecco non ha bisogno di presentazioni. La sua fama negli ultimi anni è aumentata a dismisura grazie alla maestria di alcuni produttori e alla qualità di un vino esportato e apprezzato ovunque. Non a caso nel 2009 è passato da Prosecco IGT alla denominazione DOC e DOCG con lo scopo di tutelare la qualità e il pregio del prodotto.

Riconoscere un buon Prosecco

Come riconoscere un buon Prosecco? Per scoprirlo dobbiamo senza dubbio conoscerne storia e particolarità. Da oltre tre secoli infatti le uve usate per produrre il Prosecco vengono coltivate in un’area del Nord Est d’Italia che coinvolge il Veneto e il Friuli. Qui troviamo una prima distinzione fra il Prosecco DOC Treviso, prodotto a Treviso e in 95 comuni limitrofi, e il Prosecco Superiore di Valdobbiadene DOCG, che proviene dalle colline del Conegliano Valdobbiadene.

In quest’area, composta da soli 15 comuni, è situato il cuore vero e proprio del Prosecco, con una produzione di altissima qualità e specifiche caratteristiche organolettiche regalate dalle condizioni climatiche e dal terreno favorevole.

Cosa vuol dire prosecco millesimato

Cosa vuol dire prosecco millesimato

Negli ultimi anni il termine “Prosecco millesimato” è diventato sempre più diffuso, pochi però sanno cosa significhi davvero. Questa indicazione infatti serve a raccontare lo sforzo di alcuni produttori che si impegnano per offrire un prodotto di altissima qualità al consumatore, sfruttando alcune tecniche.

I produttori infatti possono apporre su un Prosecco la dicitura “millesimato”, solo se per produrlo sono state usate almeno l’85% di uve provenienti da un’unica annata. Sull’etichetta vanno inserite lee indicazioni riguardo l’anno di riferimento dei grappoli che sono stati raccolti durante la vendemmia.

Da dove deriva questa dicitura? I primi a usarli, ormai diverso tempo fa, sono stati i viticoltori della zona francese di Champagne. In questa regione infatti viene prodotto il vino “millesimè”, realizzato in particolari condizioni climatiche e utilizzando le uve di un’unica vendemmia.

Il Prosecco millesimato dunque è un segnale di maggiore cura nella produzione. Dopo la maturazione delle uve e la vendemmia infatti solo i grappoli migliori vengono selezionati per il processo di vinificazione. La tipicità del territorio del Prosecco e le condizioni climatiche in questo caso sono fondamentali per ottenere un prodotto di alta qualità. Non solo: il termine millesimato sull’etichetta esprime la volontà ferrea del produttore di raccontare un’annata positiva, con uve caratterizzate da un equilibrio chimico perfetto.

Degustazioni e visite presso il monastero di Vittorio Veneto: alla scoperta di arte buon bere

Una visita fuori dal comune e la possibilità di assaporare un prosecco unico nel suo genere. Accade a Vittorio Veneto, grazie a La Vigna di Sarah che da tempo ha iniziato una collaborazione con il Monastero Cistercense SS. Gervasio e Protasio.

Degustazioni e visite guidate: alla scoperta del monastero di Vittorio Veneto

Il monastero dei Santi Gervasio e Protasio è da sempre una comunità femminile cistercense. La struttura si trova a San Giacomo di Veglia, una frazione di Vittorio Veneto, fra le verdi colline della provincia di Treviso.

La struttura è costituita da due barchesse che facevano parte già in passato del complesso di villa Calbo Crotta. Gli edifici sono disposti uno di fronte all’altro, con delle ampie arcate a tutto sesto posizionate sui fronti interni. Gli archi sono intercalati con semicolonne doriche, mentre in corrispondenza di ognuno si aprono delle finestrelle rettangolari che appartengono al sottotetto e sui lati rivolti verso la strada divengono ovali. La costruzione, secondo gli studiosi, sarebbe opera di Giorgio Massari, per via delle somiglianze evidenti con il Barcon di Vedelago.

A partire dal mese di maggio, dal lunedì al venerdì, sarà possibile, grazie a La Vigna di Sarah, partecipare ad una visita guidata. Un viaggio all’interno del mondo monastico, con tante curiosità e bellezze architettoniche da scoprire. Un’esperienza fatta anche di profumi e sapori grazie alle degustazioni con Prosecco e prodotti tipici. Le visite iniziano dalle ore 15.00 e si possono prenotare scrivendo una richiesta all’indirizzo mail: info@lavignadisarah.it.

Prosecco: che differenza c’è fra Dry ed Extra Dry

Prosecco: che differenza c’è fra Dry ed Extra Dry

Quando si parla di Prosecco spesso si cita il termine “Dry” oppure “Extra Dry”, ma anche “Brut” ed “Extra Brut”. Indicazioni che appaiono anche nell’etichetta e su cui è fondamentale fare chiarezza. Il segreto (e non solo) sta nel residuo zuccherino. La quantità di zuccheri e di lieviti infatti varia in base al metodo di preparazione. Il parametro discriminante dunque è il residuo zuccherino che si otterrà a prodotto finito e consentirà di distinguere fra dry, extra dry, brut oppure extra brut.

Il Prosecco Dry

Il termine “Dry” (oppure “Sec”) indica il residuo zuccherino fra i 17 e i 32 grammi ogni litro di vino. Parliamo dunque di un vino dolce, che spesso risulta fruttato e con sentori di mela verde e pesca. Un Prosecco Dry è perfetto da stappare quando si serve la piccola pasticceria oppure la frutta, ma anche per creare un contrasto piacevole con ricette molto speziate o piccanti.

Il Prosecco Extra Dry

Il Prosecco Extra Dry invece risulta meno dolce del Dry, ma più amabile rispetto al Brut. Il residuo zuccherino infatti è fra i 12 e i 17 grammi ogni litro. Parliamo di un Prosecco perfetto per l’aperitivo, ideale con stuzzichini e formaggi, da servire con piatti a base di crostacei o carni bianche.

La Vigna di Sarah produce un Prosecco Extra Dry eccellente, con note floreali di acacia e glicine, seguite da sfumature di mela verde. Dal gusto vellutato e rotondo, questo Prosecco possiede la giusta effervescenza, perfetta per accarezzare il palato. Il perlage è persistente, mentre il colore è un giallo paglierino con splendidi riflessi verdognoli che svelano la tipicità della zona di raccolta delle uve.

Riapre l’agriturismo La Vigna di Sarah: l’orto biodinamico e le degustazioni

Riapre l’agriturismo de La Vigna di Sarah, un angolo di paradiso, fra bollicine e prodotti tipici, nel cuore delle colline del Prosecco. Era il 2014 quando Sarah Dei Tos decise di creare un agriturismo nell’Altamarca Trevigiana, la stessa in cui crescono le sue vigne.

L’orto biodinamico, la perla dell’Agriturismo

Un luogo magico, in cui il tempo sembra fermarsi, dove lasciarsi incantare dai profumi e dai colori di un territorio meraviglioso, all’insegna del Prosecco DOCG. Immaginate due casali immersi nel verde nell’area della Collina Col de Luna, circondati da vigneti e soprattutto dall’orto biodinamico.

Quest’ultimo è uno dei fiori all’occhiello de La Vigna di Sarah. Qui pioggia, sole e vento influenzano la maturazione di prodotti che hanno un sapore autentico. Piccoli e grandi capolavori della Natura che sembrano usciti da un quadro, con profumi straordinari e colori accesi, dal verde delle erbe aromatiche al rosso delle fragole. Mentre gli astri influiscono sulla maturazione e le piante fanno il loro corso, regalando un nuovo legame – più autentico e vero – con la terra.

Anche quest’anno l’orto diventerà il fulcro dell’agriturismo. Un luogo in cui fermarsi per respirare, meditare e assaporare. Con un’area per degustazioni, spuntini o pause pranzo fra gli ortaggi, i fiori e gli aromi intensi, come fosse uno splendido giardino.

Più che un agriturismo un angolo di Paradiso

Il primo edificio dell’agriturismo La Vigna di Sarah è stato creato, recuperando una casa autoctona. Si trova in cima a Col de Luna e conta ben tre camere, un salotto con caminetto a vista e sala lettura, ma anche un ampio giardino con vasca idromassaggio. Il punto più bello? La bow window affacciata sulle colline del prosecco Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio dell’Unesco.

La seconda struttura è situata proprio ai piedi della collina: tre piani con una meravigliosa corte interna e un accesso diretto ai vigneti e agli orti di Prosecco DOCG. Non solo: nel primo piano si trovano il Wine Club ed Enoteca e la Bottega La Vigna di Sarah, in cui degustare il Prosecco La Vigna di Sarah e prodotti tipici veneti. Mentre le camere sono state ristrutturate in tema Bosco del Cansiglio, per un’esperienza unica nel suo genere.