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Le colline del Prosecco: alla scoperta di borghi, vigne e prodotti tipici

Le colline del Prosecco: alla scoperta di borghi, vigne e prodotti tipici

Patrimonio dell’Umanità Unesco, luogo magico e ricco di gusto: parliamo delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, un percorso che ci porta alla scoperta di vigne, borghi e prodotti tipici. Una terra meravigliosa in provincia di Treviso che parte da Valdobbiadene e si estende in direzione di Bassano del Grappa e Vittorio Veneto, arrivando a lambire Venezia.

In quest’angolo d’Italia, famoso in tutto il mondo, l’interazione fra la Natura e l’uomo ha consentito di creare un paesaggio culturale e naturale che è unico. Un territorio straordinario in cui gli agricoltori, con sapienza, ingegno e passione, hanno modellato e adattato l’area ai propri bisogni. Oggi visitando questi luoghi si possono ammirare i dorsali collinari, i villaggi, le foreste e i piccoli vigneti posizionati sui terrazzamenti erbosi (ciglioni) che creano una sorta di mosaico.

Un quadro colorato fatto di filari di viti in pendenza e di profumi che sono unici al mondo. Qui il lavoro viene compiuto tutto a mano, con passione, seguendo una lunga tradizione, mentre le aree vitate sono intervallate da zone boscose, creano una rete ecologica meravigliosa e in grado di garantire alta qualità.

Cosa mangiare e bere nelle colline del Prosecco: itinerario gastronomico

Natura, splendidi borghi, ma soprattutto un itinerario gastronomico da scoprire, assaporare e gustare: le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene hanno molto da offrire ai visitatori e rappresentano un vero e proprio paradiso per i sensi.

Parliamo infatti di un territorio iscritto nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco per il suo valore e la sua immensa bellezza. Una zona che abbraccia l’area collinare della provincia di Treviso che va da Valdobbiadene sino a Vittorio Veneto, in cui si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.

Alla scoperta delle colline del Prosecco

Passione, bellezza e buon cibo si intrecciano fra le colline del Prosecco: un mosaico fatto di vigne che ricoprono le colline e le valli, fra borghi storici e boschi incontaminati. In quest’area le viti vengono coltivate da secoli, con dedizione e passione, tramandando questo lavoro di generazione in generazione. Attraversare queste colline, circondati dai pendii verdi e dai terrazzati ricoperti di viti, regala emozioni straordinarie e indimenticabili. Non importa se in sella ad una bici, a piedi oppure in moto, la Strada del Prosecco – che da Conegliano porta a Valdobbiadene – rappresenta una tappa obbligatoria per bere e mangiare in modo unico.

L’offerta gastronomica in quest’area è infatti incredibilmente ricca, con prodotti tipici e specialità con marchio IGP da assaporare insieme al Prosecco. Immancabile la polenta e funghi, ma anche la sopressa, i formaggi, i salumi, la casatella e i piatti a base di carne. Senza dimenticare il celebre radicchio rosso di Treviso. La zona ospita numerosi ristoranti in cui assaporare i piatti tipici e le ricette tradizionali, come la sopa cada, il fegato alla veneziana e pasta e fagioli, il tutto accompagnato dal Prosecco Superiore DOCG.

Le colline del Prosecco: cosa vedere a Conegliano e Valdobbiadene

Le colline del Prosecco: cosa vedere a Conegliano e Valdobbiadene

Posizionato fra le Dolomiti e Venezia, il territorio di Conegliano e Valdobbiadene è un paradiso di Natura e gusto, dove sin dall’antichità si pratica l’arte della viticoltura. Un viaggio fra queste colline rappresenta un’esperienza unica e straordinaria, alla scoperta dei luoghi in cui viene prodotto vino di altissima qualità, fra vigneti, monumenti e paesaggi mozzafiato.

Dal centro di Conegliano sino a Valdobbiadene è impossibile non lasciarsi affascinare dalle colline del Prosecco. L’area collinare si estende da est verso ovest, con un microclima perfetto per regalare la giusta aromaticità al Prosecco. Disegnate dagli antichissimi filari di viti, pendii e saliscendi, le colline del Prosecco vengono curate con passione e amore per produrre un vino eccezionale. Un luogo magico da visitare tutto l’anno per lasciarsi stupire da colori e inebriare dal profumo dell’uva.

Degustazioni e visite presso il monastero di Vittorio Veneto: alla scoperta di arte buon bere

Una visita fuori dal comune e la possibilità di assaporare un prosecco unico nel suo genere. Accade a Vittorio Veneto, grazie a La Vigna di Sarah che da tempo ha iniziato una collaborazione con il Monastero Cistercense SS. Gervasio e Protasio.

Degustazioni e visite guidate: alla scoperta del monastero di Vittorio Veneto

Il monastero dei Santi Gervasio e Protasio è da sempre una comunità femminile cistercense. La struttura si trova a San Giacomo di Veglia, una frazione di Vittorio Veneto, fra le verdi colline della provincia di Treviso.

La struttura è costituita da due barchesse che facevano parte già in passato del complesso di villa Calbo Crotta. Gli edifici sono disposti uno di fronte all’altro, con delle ampie arcate a tutto sesto posizionate sui fronti interni. Gli archi sono intercalati con semicolonne doriche, mentre in corrispondenza di ognuno si aprono delle finestrelle rettangolari che appartengono al sottotetto e sui lati rivolti verso la strada divengono ovali. La costruzione, secondo gli studiosi, sarebbe opera di Giorgio Massari, per via delle somiglianze evidenti con il Barcon di Vedelago.

A partire dal mese di maggio, dal lunedì al venerdì, sarà possibile, grazie a La Vigna di Sarah, partecipare ad una visita guidata. Un viaggio all’interno del mondo monastico, con tante curiosità e bellezze architettoniche da scoprire. Un’esperienza fatta anche di profumi e sapori grazie alle degustazioni con Prosecco e prodotti tipici. Le visite iniziano dalle ore 15.00 e si possono prenotare scrivendo una richiesta all’indirizzo mail: info@lavignadisarah.it.

Riapre l’agriturismo La Vigna di Sarah: l’orto biodinamico e le degustazioni

Riapre l’agriturismo de La Vigna di Sarah, un angolo di paradiso, fra bollicine e prodotti tipici, nel cuore delle colline del Prosecco. Era il 2014 quando Sarah Dei Tos decise di creare un agriturismo nell’Altamarca Trevigiana, la stessa in cui crescono le sue vigne.

L’orto biodinamico, la perla dell’Agriturismo

Un luogo magico, in cui il tempo sembra fermarsi, dove lasciarsi incantare dai profumi e dai colori di un territorio meraviglioso, all’insegna del Prosecco DOCG. Immaginate due casali immersi nel verde nell’area della Collina Col de Luna, circondati da vigneti e soprattutto dall’orto biodinamico.

Quest’ultimo è uno dei fiori all’occhiello de La Vigna di Sarah. Qui pioggia, sole e vento influenzano la maturazione di prodotti che hanno un sapore autentico. Piccoli e grandi capolavori della Natura che sembrano usciti da un quadro, con profumi straordinari e colori accesi, dal verde delle erbe aromatiche al rosso delle fragole. Mentre gli astri influiscono sulla maturazione e le piante fanno il loro corso, regalando un nuovo legame – più autentico e vero – con la terra.

Anche quest’anno l’orto diventerà il fulcro dell’agriturismo. Un luogo in cui fermarsi per respirare, meditare e assaporare. Con un’area per degustazioni, spuntini o pause pranzo fra gli ortaggi, i fiori e gli aromi intensi, come fosse uno splendido giardino.

Più che un agriturismo un angolo di Paradiso

Il primo edificio dell’agriturismo La Vigna di Sarah è stato creato, recuperando una casa autoctona. Si trova in cima a Col de Luna e conta ben tre camere, un salotto con caminetto a vista e sala lettura, ma anche un ampio giardino con vasca idromassaggio. Il punto più bello? La bow window affacciata sulle colline del prosecco Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio dell’Unesco.

La seconda struttura è situata proprio ai piedi della collina: tre piani con una meravigliosa corte interna e un accesso diretto ai vigneti e agli orti di Prosecco DOCG. Non solo: nel primo piano si trovano il Wine Club ed Enoteca e la Bottega La Vigna di Sarah, in cui degustare il Prosecco La Vigna di Sarah e prodotti tipici veneti. Mentre le camere sono state ristrutturate in tema Bosco del Cansiglio, per un’esperienza unica nel suo genere.