La Vigna di Sarah

Selezione e originalità sono alla base della produzione garantita dall'Azienda agricola “La Vigna di Sarah”, aperta nel 2010 sulle colline intorno a Vittorio Veneto. Sarah Dei Tos, la dinamica e appassionata titolare ...

Biologico e biodinamico, un investimento sul nostro futuro

L’uomo si unisce alla natura ascoltandone le necessità per trarne benefici grazie ad un sistema agricolo biologico e biodinamico.

Credere fortemente nel poter migliorare la condizione attuale del territorio vuol dire investire in strutture d’accoglienza, ma anche e soprattutto rispettare la stessa terra che le ospita. Questa è una delle filosofie portanti de La Vigna di Sarah, del modus operandi che distingue la nostra azienda. Biologico. Biodinamico. Ripetiamolo: biologico e biodinamico. Due facce della stessa medaglia, od anche uno scalino dietro l’altro in quella che è la faticosa salita che serve a ridare lustro alle terre che è sempre più facile sfruttare per il profitto. Camminare lungo i vigneti o in un sentiero di campagna in questo periodo è sintomatico di quello che ci circonda e di come è trattato. Fateci caso: avete visto farfalline dai colori più svariati volare da un filo d’erba ad un cespuglio? Avete sentito cicale starnazzare, sì, perché sono peggio delle oche a volte, finché il sole le scalda? O più semplicemente, quando le luci del sole si abbassano, il cielo inizia a colorarsi di blu e l’umidità cala sulle nostre spalle scoperte, avete più scorto tra i rovi e l’erba un po’ alta qualche lucciola? Apriamo gli occhi e alziamo il naso al cielo guardando ciò che vola, striscia o saltella intorno a noi.

“La Vigna di Sarah” e il suo mondo, dove si può anche dormire in una botte

Sono tante le parole chiave che esprimono l’idea alla base della filosofia aziendale de “La Vigna di Sarah”, aperta nel 2010 sulle colline intorno a Vittorio Veneto, città simbolo della controffensiva italiana sul Piave alla fine della Prima Guerra Mondiale.

La prima parola non può che essere “Prosecco”: questa cantina produce infatti solo bottiglie di questa tipologia di vino. Segue “Valdobbiadene”, il nome dell’area storica e più vocata alla coltivazione dell’uva Glera, che da queste parti vinificano fin dall’inizio del XIX secolo. E poi “biologico”, considerando la scelta aziendale compiuta per tutti i 16 ettari; scelta che esprime al meglio il concetto che questa giovane realtà ha della selezione e della qualità. E ancora la “passione” e l’“originalità”, parole di cui spesso si abusa ma che in questo caso ci spingono indiscutibilmente verso l’ultimo riferimento chiave che, naturalmente, è proprio “Sarah”.

L’estate mette in moto l’orto biodinamico

Pioggia, sole, caldo e vento. Ecco il mantra che accompagna l’attività del piccolo orto biodinamico de La Vigna di Sarah. Quello che è stato piantato a primavera e che finalmente inizia a dare i frutti tanto attesi. Un giardino, più che un orto biodinamico, banco di prova per quello che poi si vorrà utilizzare in vigna. La scelta del biodinamico non è casuale, anzi, è stata voluta, cercata, studiata e condivisa con chi già opera in questa maniera nel settore. Quest’orto è il piccolo ufficietto di casa dove gli inventori sviluppano le proprie idee per poi portarle alle grandi aziende e svilupparle su più vasta scala. Proprio così, l’orto biodinamico de La Vigna di Sarah vedrà sperimentazioni, tutte naturali, che possano poi essere utili anche alla viticoltura che da biologica potrebbe passare a biodinamica.

The Leading Guy si unisce alla seconda serata di Moonlight Beat

Una scelta coraggiosa quella affrontata quattro anni fa da Simone Zampieri, solista di The Leading Guy e frontman dei Busy Family. Scelta che l’ha condotto ad una profonda esplorazione di sé, per far emergere i suoi ricordi ed una parte del suo vissuto attraverso suoni legati alla musica folk. Sì, folk.

Un suono che svela la libertà che si è trovato a vivere, uno spazio sconosciuto che ha riempito di note colorate, di suoni familiari, ma interpretati con voglia di farsi conoscere. Musica popolare, in cui tutti possiamo trovare rifugio, sentirci protagonisti, proprio come The Leading Guy lo è nella sua vita.

Folclore che spesso è scambiato per superbia e attaccamento alle radici tipico della zona del Conegliano Valdobbiadene Prosecco. Quel folclore che però è espresso con orgoglio e fierezza, che colora le parlate della zona, come i profumi familiari delle sagre paesane, con le loro luci sgargianti e la musica da balera. La nota che contraddistingue le mani di chi la terra la coltiva tutti i giorni, la nota che colora le gote di chi il vino lo mette in tavola insieme all’acqua, la nota che caratterizza il suono delle campane che si ergono su ogni cucuzzolo delle colline che si susseguono da Valdobbiadene, passando per Pieve di Soligo per arrivare fino a Cozzuolo. A Col di Luna. Ed è lì che si combinano per una sera alla cultura della musica di The Leading Guy.

The Framers sotto la luna de La Vigna di Sarah

Comporre musica come dipingere un quadro, suonare gli strumenti come utilizzare delle uve provenienti da un vigneto piuttosto che da un altro. Vino, musica ed arte sembrano spesso vicini, anche se molto lontani. La scienza dirige il primo, la maestria la seconda e la capacità di cogliere l’ultima. Doti difficili da fondere insieme, eppure con l’evento inaugurale di Moonlight Beat si intrecceranno per creare una serata speciale, in cui la passione che accomuna tutti questi mestieri ne sarà il motore. E chi meglio dei The Framers per racchiudere in un aperitivo d’autore tutto ciò?

Un gruppo legato alla Marca Trevigiana, che compone musica jazz ispirandosi alle opere d’arte. Phil Mer e Andrea Lombardini si lasciano guidare nella composizione ed esecuzione della propria musica dalle emozioni che suscitano i dipinti, accompagnati da una profonda conoscenza delle note ma anche da quella dell’arte stessa e dell’estetica musicale. The Framers: coloro che incorniciano l’arte per portarla alla parete e farla risaltare in musica.